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Il 50% dei farmaci in circolazione è inefficace per la salute

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Questa rivelazione shock è frutto di uno studio francese sul mondo dei medicinali. I professori Even e Debré hanno passato al setaccio 4.000 farmaci tirando in ballo le Aziende Farmaceutiche.

L’articolo è uscito di recente in Francia su Le Nouvel Observateur ed è stato ripreso oggi sul prestigioso Le Monde.
I due professori hanno scritto un libro nel quale sono stati presi in esame molti aspetti del mondo dei medicinali: storia, incidenti, efficacia, vicoli ciechi, costi.
Sono 900 pagine piene, secondo l’intenzione degli autori, di consigli pratici per medici e pazienti.
Partendo da un database di 20.000 referenze di ricerche internazionali, consultabili presso l’Istituto Necker, questo libro tuona contro lo strapotere delle Industrie Farmaceutiche che, con i loro messaggi, spingono le persone a consumare sempre più pillole.
“Precisiamo – dicono gli autori Philippe Even e Bernard Debré – che il libro non è nato solo per essere letto dall’inizio alla fine, ma per essere una guida da consultare, come un vocabolario”.
Ma cosa dice il libro?
Praticamente che il 50% dei farmaci sono inutili, che il 20% sono mal tollerati e che il 5% arrivano ad essere anche molto pericolosi!
Il professor Even se la prende in modo particolare con le “statine”, medicinali contro il colesterolo, “utilizzate ogni anno da 3-5 milioni di francesi e completamente inutili”, secondo l’autore.
E, paradosso, il 75% di tutto viene rimborsato.
In Francia verrebbero sprecati ogni anno 10-15 miliardi di euro senza alcun miglioramento per la vita dei pazienti; il Paese spende 1,3 – 2 volte di più in questo settore rispetto alle altre Nazioni europee.
Attraverso queste cifre, gli autori intendono portare l’attenzione sulla contro-producente attività da parte della sanità pubblica, sull’inerzia delle Società Farmaceutiche che scoprono sempre di meno e sono interessate solo a mantenere il giro d’affari, sulla classe medica che a volte è complice e silenziosa.
François Hollande, un consigliere politico del quale (Aquilino Morelle) è co-autore del rapporto dell’Ispettorato Generale per gli Affari Sociali (IGAS) sul caso “Mediator”, dovrebbe essere consapevole che il sistema andrebbe rivisto, si augurano gli autori.
Fonti: lemonde.fr / tempsreel.nouvelobs.com / Ripreso da: biospazio.it
Tratto da: ecplanet.com – Scritto da: Edoardo Capuano
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