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CRESCITA PERSONALE

Le 3 Chiavi Reali per Cambiare la Tua Vita x Davvero 
(senza fronzoli, frasi fatte e stupidaggini di ogni sorta).

 

Arriva un momento nella vita in cui la spinta della nostra Anima diventa sempre più forte e ci si inizia seriamente a chiedere:

  • Costa sto facendo?
  • Cosa ho fatto fino ad ora?
  • Cosa devo fare?
  • C’è qualcosa in più da scoprire su questa Terra?
  • Come posso cambiare e migliorare la mia vita?
  • Da dove iniziare? Quale strada intraprendere?

Sono domande del tutto naturali e se sei arrivato anche tu a questo punto allora sei la persona giusta, nel posto e al momento giusto.

Il punto è che spesso viaggiamo senza una direzione – “Siamo come le palle da biliardo in una partita fra giocatori inesperti: spinte continuamente in prossimità della buca senza mai finirci dentro, se non per caso.” – come diceva lo scrittore Samuel Butler.

Palle da Biliardo - www.scuoladirespiro.org

Ed il problema è proprio questo perché noi, invece, siamo qui per un motivo, per una missione ben specifica e la sfida è proprio quella di arrivarci da soli con le nostre gambe.

Stuart Wilde nel suo libro “Miracoli, come fare accadere quello che vuoi” scrive:

Noi non siamo il nostro corpo, non siamo le nostre emozioni, non siamo la nostra mente e nessuna delle strutture e delle restrizioni che sperimentiamo intorno a noi.

Noi siamo una parte infinita della Forza divina, che in noi ha assunto la forma fisica per sperimentare una specifica evoluzione spirituale attraverso quella scuola chiamata “vita di tutti i giorni”.

Quando siamo entrati nella dimensione terrena, l’energia, che è il nostro vero Io, ha lasciato la sede nel livello più alto della pura luce ed è entrata di sua volontà nel corpo in cui siamo adesso. Ciascuno di noi ha scelto la sua vita: perché proprio quella gli offriva la possibilità di fare un passo avanti lungo il percorso infinito della sua evoluzione, e perché quella vita gli permetteva di espandere ciò che egli è spiritualmente, in modo da farlo diventare un’espressione ancora più grande dell’infinita forza vitale.

Ora, potresti dire: ≪Sciocchezze. Come potrei aver scelto io queste circostanze della mia vita, questa famiglia, questa società e questi vicini? Perché non ho scelto di nascere in una famiglia più benestante, o in un corpo più grazioso, o con maggiori doti intellettuali?≫.

La risposta ti conduce oltre la dimensione fisica: quando sei entrato in questa dimensione terrena attraverso la tua nascita, ti eri proposto una missione eroica, uno scopo ben preciso.

La natura di questo scopo è scritta indelebilmente nei più profondi recessi del tuo Io interiore, e ciò che sei oggi, ti piaccia o no, è parte integrante di quella missione, in uno degli stadi del suo compimento.

La tua mente ha iniziato a registrare eventi, pensieri e sentimenti solo a partire dalla nascita. Dunque, la tua mente non conosce la tua missione eroica, né capisce la Legge Universale che interagisce con il tuo illimitato potenziale.

Perché? Per due ragioni.

In primo luogo, perché se la tua mente, i tuoi sentimenti e le tue emozioni conoscessero la natura dello scopo eroico che ti sei proposto, nella tua vita non ci sarebbe più sfida, non ci sarebbe più ricerca, e sono proprio le sfide e la ricerca a produrre l’evoluzione spirituale.

In secondo luogo, la maggior parte delle nostre conoscenze metafisiche è basata su credenze tribali o religiose che non esprimono un’adeguata percezione dell’energia e del modo in cui il suo flusso e riflusso condizionano la nostra vita di tutti i giorni. Nelle forme di fede dell’inconscio collettivo non c’è mai stato un modello di pensiero che abbia incorporato una vera conoscenza della Legge Universale. E perciò la mente, che si nutre di quella forma di fede, non può sapere nulla dello scopo che l’energia ha in ciascuno di noi.

Poniamo, per esempio, che la tua missione eroica in questa vita sia di amare te stesso e di accettare pienamente la responsabilità cosmica di ciò che tu sei.

Questo perché in passato, in altre tue vite terrene, hai avuto una serie di esperienze nel corso delle quali sei stato debole e ti appoggiavi agli altri invece di accrescere la tua energia.

Se l’avessi saputo prima, avresti cominciato con il privilegiare un certo tipo di azione invece di un altro. Avresti orientato e fissato la tua mente su situazioni e sentimenti che ti proponevi di raggiungere, e la tua mente avrebbe avuto ancora di più il predominio in ogni tua decisione. E saresti stato prigioniero della tua mente, del livello di realtà della tua mente.

L’evoluzione non procede in questo modo. Non puoi vincere la debolezza facendole la guerra, o cercando nella tua mente un modo per uscirne.

Puoi vincere la debolezza solo superandola, lasciandotela alle spalle.

In parole povere devi diventare consapevole delle tendenze innate che ti tirano giù, che non sostengono la tua fiducia in te stesso, che non sostengono il tuo amore per te stesso.

Devi viverle, conoscerle, e una volta che le hai conosciute devi poter dire: ≪Non voglio più essere così≫.

Allora comincerai a uscire dalle forme indolenti dell’inconscio collettivo, oltre che dalla tua personale debolezza, e ti incamminerai verso un’autentica via di potere.

All’inizio potrà essere una battaglia, appunto perché la mente non ha modo di comprendere queste leggi e la natura della tua missione sulla terra. E tantomeno comprende le leggi che governano il tuo potenziale. Avrà quindi sempre la tendenza a “consigliarti” secondo una logica basata sulla sua esperienza passata. E la logica è morte per quella parte di te che può operare miracoli.

Noi non possiamo che condividere questo pensiero. Ma senza tanti giri di parole e senza troppo filosofeggiare, la domanda a questo punto sorge spontanea:

 

COME FACCIO A CRESCERE COME INDIVIDUO, A COMPRENDERE QUAL E’ LA MIA STRADA (la mia “missione”) IN QUESTA VITA?

bivio - www.scuoladirespiro.org

Non esistono bacchette magiche o percorsi facili pre-impostati e ad hoc per tutti, perché ognuno ha il suo percorso di vita e le sue sfide da intraprendere.

Ma qualcosa di specifico è pratico lo puoi fare sin da subito per smettere di ragionare con la mente e iniziare ad ascoltare la parte più profonda di te:

 

LE 3 CHIAVI REALI PER CAMBIARE LA TUA VITA

 

  • Chiave N. 1 – RESPIRA AMPIO, davvero!

Respiro - www.scuoladirespiro.org

“Ho il respiro corto, ho l’affanno, ho il respiro affannoso, non riesco a respirare, il respiro mi si strozza in gola, ho l’asma, ho un attacco di panico, ho le vertigini, ho paura dell’ascensore, non respiro, sono depresso e non mi va di respirare, non ho il tempo per respirare, ho una morsa in mezzo al petto, ho paura perfino di respirare, ho il nodo in gola, etc.”

Quante volte, anche più volte al giorno, si sentono dire o si dicono queste frasi?

Questi in generale sono i momenti in cui si diventa consapevoli del proprio respiro. Passati questi momenti, tutto ritorna nella solita routine, e non si pensa più al respiro fino alla prossima volta che si ripresenta l’occasione.

Praticamente passiamo il 90-95% del nostro tempo inconsapevoli del nostro Respiro.

 

Ma ti sei mai chiesto come hai imparato a respirare? Ti sei mai soffermato ad analizzare se il modo in cui hai imparato a farlo sia veramente il modo giusto?

 

9 mesi in officina e la nascita “a”normale

Al momento del concepimento, quando l’ovulo viene fecondato, scende dalla tuba di Falloppio fino all’utero, dove “sceglieremo” il posto giusto dove attraccare la nostra nave.

Da quel posto e per nove mesi noi riceveremo nutrimento, sangue, energia, che passeranno attraverso la placenta e il cordone ombelicale.

Tra tutti gli organi in costruzione, l’ultimo organo che si forma sono i polmoni (per questo motivo i bimbi nati prematuri vengono messi in incubatrice).

Quando finalmente arriva il momento di uscire (la facciamo semplice senza considerare molte altre cose che accadono in contemporanea durante la gravidanza) passiamo attraverso il collo dell’utero – un po’ strettino per la verità – che, dopo essere uscita la testa, ci comprime e stringe la gabbia toracica e nel momento in cui siamo del tutto fuori, si decomprime e ci permette di fare il nostro “primo respiro” con i nostri polmoni.

Ti ricordo che fino ad allora eravamo ossigenati attraverso la placenta ed il cordone ombelicale, quindi nel momento in cui facciamo il nostro primo respiro succede qualcosa di sconvolgente, è qualcosa che entra prepotentemente dentro di noi, ci spaventa, è molto intenso e forte.

Nel frattempo qualcuno intorno si dà da fare chiudendo e tagliando il cordone ombelicale. Cosicché questo piccolo essere appena arrivato viene messo immediatamente in pericolo di morte.

Se non respira perché ha paura può morire, se respira invece, è tutto molto intenso quindi si trattiene. Ed ecco che se non respira lo prendono e cercano di scuoterlo, tenendolo per i piedi, e magari anche sculacciandolo o usando degli altri sistemi per farlo respirare, continuando così a creare ancora più paura, finché si arriva al massimo che l’essere può sopportare: il pianto.

A quel punto sono tutti contenti perché piange, allora significa che è vivo.

bimbointeropiange2 - www.scuoladirespiro.org

Ma ti sei mai chiesto, se ci fossi tu al suo posto in questo preciso momento, quali sarebbero le tue “reazioni”?

Molti risponderanno (perché questo è un pensiero comune) “ma sono piccoli, non capiscono”… (?!?)

Passiamo ora a un’altra considerazione.

Nel momento in cui viene tagliato il cordone, il 30% del sangue del piccolo essere rimane nel cordone ombelicale e nella placenta.

Cosa succederebbe se ora, in questo preciso momento, ti togliessero il 30% del tuo sangue? Possiamo dire che ti sentiresti morire?

 sentirsimorire

 

Questo è quello che avviene nel cosiddetto “parto normale”, dico normale perché è diventato una routine, ma questo non significa che sia naturale, anzi in queste condizioni e visto che le cose stentano a cambiare, mi sembra che qualcuno stia pianificando un bel pianeta pieno di malati e di persone piene di paura.

Questo avvenimento è successo a tutti nella vita e purtroppo sono molto pochi coloro che hanno avuto una nascita naturale.

 

La nascita “naturale”

 

Immagina se invece, al momento della nascita, non sì interviene e il cordone ombelicale rimane attaccato: anche se il bambino tratterrà il respiro all’inizio, non ci sarà pericolo di morte e non piangerà perché è ancora ossigenato dal cordone.

Quando la placenta si staccherà nel modo naturale e non strappata dalla pancia della madre come di solito avviene, il sangue nel frattempo rifluirà tutto all’interno del bambino, ed anche qui si elimina il pericolo di morte per dissanguamento.

Quello a cui si assisterà sarà un respiro circolare e continuo senza pause, rilassato e fluido, come fanno tutti i mammiferi sul pianeta terra, tranne due tipi: i cetacei – che per ovvie ragioni non possono farlo altrimenti affogano – e gli esseri umani!

Che senso ha per noi non fare il respiro circolare se sott’acqua ci andiamo solo ogni tanto?

 

La paura blocca completamente il respiro

Paura - Come superarla - www.scuoladirespiro.org

Qual è la prima frase che si dice di solito dopo che abbiamo preso un grande spavento? Sono rimasto senza fiato dalla “paura”; e cosa succede quando sbatti il ginocchio su uno spigolo? mmmhh………. trattieni il respiro, non è vero?

Ci sono tutta una serie di scalini che alterano il nostro respiro naturale, in un modo o nell’altro, come ad esempio depressione, ansia, asma, affanno, attacchi di panico, respiro corto, agitazione, palpitazioni, eccitazione, sudorazioni forti, vampate o caldane, rabbia, reazioni rabbiose, respirazione forzata, iperventilazione, etc.

Se ci fai caso, ogni volta che non vogliamo sentire qualcosa il nostro respiro diventa quasi inesistente oppure, al contrario, molto spinto e forzato: entrambe le reazioni significano: “non voglio sentire o non voglio vedere, oppure voglio allontanare quella cosa velocemente da me.”

 

Cosa può succedere invece, quando respiri pienamente e potentemente? A quali altri stati di conoscenza puoi arrivare? Quali stati di maestria puoi raggiungere fidandoti pienamente del tuo respiro e seguendo il suo flusso di energia?

 

Il respiro originario ci permette di vivere potentemente!

 

Il respiro originario ci permette di sentire fino in fondo quello che sta avvenendo e ci aiuta in modo molto veloce a risolvere ogni nostro problema; ci aiuta, una volta compresa la natura delle cause scatenanti, a vivere in maniera completa e gioiosa la nostra vita, non più in balia delle nostre paure inconsce, bensì costruttori responsabili della propria vita.

Il respiro originario è un meraviglioso strumento, un farmaco del tutto naturale, che ti porti sempre dietro a tua disposizione in ogni momento, e per giunta anche gratuito e senza ticket da pagare a chicchessia.

Sei nato da un soffio e da allora, vita dopo vita,
l’intero UNIVERSO non ha mai smesso di
respirare!

  • Chiave n.2 – CAMBIA… prospettiva!

Punti di Vista - www.scuoladirespiro.org

Punti di vista 2 - www.scuoladirespiro.org

Siamo abituati a vedere tutte le cose che viviamo per la maggior parte in un solo modo: “il nostro”, senza mai chiederci se esistano altri modi di fare, di pensare, di vedere, e questo molto spesso ci porta a non vivere una vita piena e serena in molti ambiti, ad esempio nelle relazioni personali, con i familiari o con i colleghi di lavoro.

Spesso si arriva anche ad avere problemi di salute perché non si sa come funzionano le cose in natura, come funziona il nostro respiro e molte altre cose che non sto qui ad elencare.

Nella mia vita da giovane sono sempre stato abbastanza impaziente e pretendevo di ottenere tutto e subito, ma l’esistenza è stata più caparbia di me e quindi ho dovuto imparare, non senza difficoltà, ad apprezzare il dono della pazienza e della costanza per ottenere risultati duraturi.

Quello che hai imparato a fare in una vita, non è cosa che smantelli così facilmente in due giorni.

Così come hai impiegato molto tempo per far diventare delle cose “abitudini”, ci vuole tempo, pazienza e coraggio per cambiarle e farle diventare “NUOVE abitudini”.

Ma la verità è che…

è più facile soffrire, che cambiare.

Criceto - www.scuoladirespiro.org

Molti continuano a correre nella ruota del criceto sperando che le cose cambino da sole, oppure che arrivi qualcuno a salvarle o che faccia il lavoro per loro. Queste persone hanno bisogno di scendere dalla ruota e cominciare a fare qualcosa di completamente nuovo, sperimentare cose diverse, anche cose fuori di testa alcune volte, per poter riprendere il completo controllo della loro vita o quantomeno stare meglio di prima.

 

COME FUNZIONA LA MENTE?

 

Noi tutti – gli esseri umani intendo – abbiamo a disposizione non uno ma ben 4 e dico quattro cervelli, di cui non ci rendiamo neanche conto (così come per il respiro che facciamo in automatico 24 ore al giorno senza portarci quasi mai l’attenzione.)

cervello - www.scuoladirespiro.org

  1. Il più antico è il cervello che è nel tronco, quello chiamato rettiliano.
  2. Il secondo è il cervelletto o cervello medio.
  3. Il midollo cerebrale o sostanza bianca.
  4. Il quarto e più giovane è il cosiddetto cervello recente o corteccia cerebrale, cioè quello che ci permette di avere cognizione e di fare ragionamenti logici e razionali.

Ognuno di loro ha il suo bravo motivo di esistere e non è questo il posto giusto per parlare delle funzioni e a cosa servano, ora parleremo di quello che ha più importanza per te!

Il più potente di tutti questi 4 cervelli, anche perché ha milioni di anni di vita sulle spalle è il “tronco”.

Questo cervello ha ramificazioni in ogni cellula del nostro corpo, però non ha la capacità di ragionare e lavora solo sul comando “sopravvivi” non ha importanza come, ma “sopravvivi!

Questo cervello come ho già detto, non ha capacità di logica ed è un po’ come lo scemo del villaggio, da una parte ti salva la pelle e dall’altra ti ammazza, facendoti buttare dal balcone dell’ultimo piano (ovviamente sempre con il comando “sopravvivi”, lui non sa che facendo così ti spiaccicherai a terra quando atterri).

Per capirci meglio questo cervello non è in grado di riconoscere la differenza tra un elefante (lilla), una matita (lilla), ed un occhio (lilla), per lui sono esattamente la stessa cosa (solo perché c’è il colore che le accomuna) e quindi “PERICOLO”!

Elefante Matita Occhi Lilla - www.scuoladirespiro.org

Se per esempio un elefante lilla ti ha pestato un piede quando avevi 3 anni, oggi a distanza di tanti anni (20-30-50-90 non ha importanza), se nell’ambiente dove sei, che può essere in una stanza, all’aperto, ovunque, è presente una matita con quel colore, oppure una persona che ha quel colore sugli occhi o un vestito con quella sfumatura di colore, il tuo tronco scatta e ti farà scappare perché lo ritiene pericoloso, senza che tu, razionalmente parlando, ne abbia la più pallida sensazione o consapevolezza.

La sua pura azione è la “reazione” che corrisponde a combatti o scappa.

Noi con la nostra presunzione pensiamo con il nostro cervello recente di poter controllare il cavallo selvaggio che è stato libero per milioni di anni.

Ma così non è!

O quantomeno non è così semplice come si crede, perché c’è un modo giusto di fare le cose e c’è un modo sbagliato di farle.

Il nostro cervello rettile è infiltrato profondamente in ogni cellula del nostro corpo e quando scatta, bypassa (salta) tutti i circuiti e disattiva il nostro cervello recente [si esatto, lo “disattiva proprio del tutto” ed entri in uno stato di incoscienza (quando non ricordi nulla), ed in parte, come in uno stato di semi-incoscienza (quando ricordi qualcosa dopo)], senza che tu possa coscientemente farci assolutamente nulla.

 

Ti è mai successo di comportarti in qualche modo strano e poi ti sei chiesto: ma perché mai ho fatto questa cosa?

 

Ovviamente, ne sono più che sicuro, non sei riuscito mai a darti una risposta ragionevole a quel comportamento.

Questo è esattamente quello che succede a tutti nella vita di tutti i giorni, chi più chi meno, ma è una cosa che succede a tutti.

 

Ma allora visto che questo meccanismo è così antico, come si può fare?

È possibile cambiare qualcosa di così antico con qualche strumento recente?

 

Sì è possibile!

È possibile farlo con uno strumento ancora più antico della nostra mente reattiva, qualcosa che ha anch’esso milioni di anni di evoluzione e che sia infiltrato anche lui, in ogni cellula del nostro corpo!

Questo strumento è il tuo “Respiro Originario!

 Creazione Michelangelo - www.scuoladirespiro.org

Bada bene, non sto parlando di una qualche tecnica di respiro, ma di quello che hai nel tuo DNA perché il tuo Respiro Originario nasce prima della mente reattiva.

Questo strumento usato insieme al nostro cervello recente permette di riuscire a governare il “cavallo selvaggio”. È possibile se si fa nel modo giusto con la consapevolezza che ognuno ha i suoi tempi.

Non è possibile dire con esattezza quando e cosa cambierà di preciso.

Quello che di sicuro cambierà “inevitabilmente” sarà la tua vita, in meglio, ovviamente!

 

  • Chiave n.3 – Smettila di Pensare, esci dal gruppo e AGISCI!

agire - www.scuoladirespiro.org

In teoria tutti hanno il potenziale per intraprendere un qualsiasi percorso di crescita personale e cambiare la propria vita, ma in pratica così non è.

Il Percorso di Crescita Personale come il nostro ad esempio (unico nel suo genere), è indicato a chi ha veramente deciso di prendere in mano la responsabilità della propria vita nelle sue mani al 100% e quindi avere il coraggio di ammettere: 

“Ho creato questa situazione, anche se al momento non so perché, ed io posso cambiarla.”

 

Il tuo Respiro è il tuo e non può farlo nessun altro per te, le tue memorie sono le tue, i tuoi pensieri li puoi creare solo tu.

Nel Corso di Crescita Personale che inizierà a breve infatti, ci sono circa 350 ORE DI ESPERIENZA PRATICA, fatta su se stessi e con gli altri partecipanti del corso, con i quali si cresce insieme e che possono essere sia un aiuto sia uno sprono a superare delle difficoltà.

Inevitabilmente, puntuali a presentare il conto saranno:

  • paura,
  • incertezza,
  • dubbi o mal-essere di qualsiasi genere,
  • difficoltà di relazioni con qualcuno del gruppo,
  • e cosi via.

Ed è sempre molto interessante, una volta che abbiamo superato lo scoglio della difficoltà, scoprire che eravamo sempre noi a mettere in atto quel gioco, per insegnarci che siamo molto più forti delle nostre paure e che possiamo farcela e quindi aprirci ai cambiamenti che inevitabilmente arriveranno.

Acquisirai degli straordinari metodi naturali, molto potenti, che non hanno controindicazioni a parte una:

“avere a che fare con te stesso!”

Questi metodi funzionano perfettamente, però dovrai impegnarti fino in fondo per non mollare, perché le resistenze che incontrerai strada facendo – e le incontrerai fidati! – saranno parecchie e tutte molto forti.

Prova a immaginare un aereo sulla pista di rullaggio prima del decollo. In questa fase non c’è resistenza, ma appena la torre di controllo dà l’ok e l’aereo comincia a correre, la resistenza diventa sempre più forte e i motori devono essere al massimo, non ci possono essere ripensamenti in questa fase.

 

resistenza

Un aereo sulla pista di decollo, se non trovasse resistenza, non si alzerebbe mai in volo.

volare


Però sorridi perché sono proprio queste
resistenze che ti permettono di volare più in alto di quanto immagini.

volare2

 

Se intraprenderai questo percorso insieme a noi, sperimenterai con esercizi di tutti i tipi (in genere molto semplici, ma proprio per questo molto efficaci), che possano in qualche modo risvegliare o toccare delle paure, per scoprire con sorpresa quanto ci abbiano influenzato, facendoci vivere male quella che invece può essere una meravigliosa vita.

  • Lavoreremo con tutti gli elementi della natura: Acqua, Terra, Fuoco e Aria, in tutti i modi in cui è possibile sperimentarli direttamente.
  • Lavoreremo con il nostro corpo per conoscerlo il più a fondo possibile, impareremo ad ampliare le nostre percezioni e sensazioni senza averne più paura, ma mantenendo la “macchina” – e cioè il nostro meraviglioso corpo – sotto il nostro dominio, e non viceversa, come accade invece oggi nella nostra vita.
  • Lavoreremo con tutti i nostri sensi: Vista, Udito, Tatto, Olfatto, Gusto, Telepatia, altre percezioni, Voce, Creare la nostra realtà.

Alla fine dell’anno sarai in grado di:

    • poter fare molto bene le tue sessioni personali di Respiro Originario;
    • poter gestire al meglio il tuo stato di salute;
    • poter relazionarti meglio con il prossimo;
    • migliorare notevolmente la tua vita.

Probabilmente, come accade ogni anno ai nostri corsisti, avrai fatto moltissimi cambiamenti positivi nella tua vita.

 

COSA FARE ORA?

Qualunque cosa tu decida di fare… falla! Ma non stare ancora fermo ad aspettare.

Un viaggio di mille miglia inizia con un primo passo” – diceva il saggio Lao Tzu. Ed è proprio così.

Se poi vuoi intraprendere il nostro “Percorso di Crescita Personale con il Respiro Originario e Consapevole” allora sei il benvenuto.

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